La vera storia della prima Maratona

Qual è la vera storia della prima Maratona?
Da cosa è nato questo nome?
 
Qualcuno ha mai sentito parlare di Fidipidde?
 
Fidippide era un soldato che visse circa nel 500 A.C. ed una leggenda narra che corse con la sua armatura la distanza di circa 42 km da Atene a Maratona (da qui il nome della gara) per avvisare che i soldati ateniesi nel fronte persiano erano riusciti a salvare la città dall'attacco dei barbari.
Purtroppo, giunto a destinazione e consegnato con successo il suo messaggio, collassò stremato e morì dalla fatica.
 
Si crede però che la leggenda non rappresenti la vera realtà di ciò che è successo.
Si racconta infatti che a morire dallo sforzo, non sia stato Fidippide ma bensì un soldato senza nome.
 
Perchè allora è stato Fidippide ad essere osannato ed associato alla Maratona?
 
La storia racconta che Fidippide era un emerodromo, ossia un messaggero che sapeva correre lunghe distanze di corsa.
Il suo compito era quello di recarsi di corsa da Atene verso Sparta, distanti circa 240km (e che lui attraversò di corsa in 2 giorni) per convincere quest'ultima a mandare rinforzi e poi recarsi a Maratona, difendendo così la Grecia dall'attacco dei barbari.
 
Arrivato a destinazione, Fidippide, riuscì a convincere gli spartani, che avrebbero mandato rinforzi ma solo sei giorni dopo (in quanto gli spartani non andavano in guerra con la luna crescente). 
 
Senza perder tempo, ripartì il giorno dopo (percorrendo altri 240km) per avvisare Atene che i rinforzi non sarebbero arrivati a breve, così permise ad Atene di cambiare strategia in funzione dell'arrivo degli spartani e vincere contro i persiani.
 
Dunque Fidippide, trovandosi ad Atene, non può aver corso da Maratona ad Atene ad annunciare la vittoria, ma bensì un soldato di cui non è rimasto nome.
 
Perché quindi è diventata così famosa la distanza di Maratona, di 42 km, invece dei 480 km percorsi da Fidippide?
 
La risposta è semplice: per gli antichi greci morire per la patria era più importante di qualunque distanza, era il più alto degli onori, dunque un fatto da celebrare.
Ma allo stesso tempo lo era anche Fidippide, in quanto senza il suo contributo Atene non avrebbe applicato la giusta strategia bellica che la portò alla vittoria.
 
Ed è così che le due gesta, la morte per la patria dopo i 42 km e l'atto eroico di Fidippide si sono uniti nell'unica leggenda che è nota oggi.