Fabiana: alla Spartan Race con soli due mesi d'allenamento grazie a U4FIT

Ti odio, perché riesci sempre a far fare alle persone cose che altrimenti non farebbero mai nella vita.

Grazie!” [cit.]

Era il 16 gennaio di qualche anno fa, quando Fabiana mi contattò. Erano esattamente 11 anni che non la sentivo e nella mia testa vivono ancora quei ricordi di una ragazza introversa e diffidente ma che con me e pochi altri riusciva ad avere dialogo. Probabilmente, anche io in quegli anni ero come lei nel contesto in cui vivevamo.

Lei si descrisse come la persona meno sportiva che ci potesse essere; aveva provato milioni di volte ad iscriversi in palestra ed iniziare qualche attività cercando di farsi coinvolgere dalle amiche ma con pessimi risultati, zero costanza e soprattutto nessuna voglia di continuare. Ovviamente odiava correre.

Mi disse che era uscita da poco da una separazione complicata e sofferta, da un periodo di instabilità economica, emotiva che ancora ora non aveva superato e che aveva bisogno di un cambiamento drastico e che aveva deciso di darsi allo sport. Voleva assolutamente rimettersi in forma, prendersi cura di sé e soprattutto avere più energia sul lavoro.

Fu una lunga chiacchierata tra amici di vecchissima data. Chiudemmo la nostra conversazione dopo esserci messi d’accordo sul tipo di allenamento.

Di lì a breve nacque la sua prima tabella di allenamento: dura, pesante, nomi improponibili di esercizi.

La sfida più difficile per lei: portare avanti l'allenamento da sola.

La sfida più difficile per me: modificare e plasmare l'allenamento in base alle sue esigenze ed all’obiettivo che ci eravamo prefissati, ma soprattutto ricevere da lei continui feedback e motivarla a migliaia di km di distanza.

Non nascondo di aver avuto paura di non farcela e di deluderla. Invece alla fine è stato più facile di quello che pensavo!

Gli ingredienti iniziali di successo nei suoi allenamenti: motivazione alle stelle, obiettivo ambizioso e raggiungibile (q.b.), costante contatto telefonico (quasi come una coppietta di fidanzatini), FIDUCIA!

Il primo mese è stato tutto incentrato al dimagrimento ed al potenziamento con degli allenamenti funzionali nei quali erano contenuti esercizi di facile esecuzione (e con minor rischio possibili di traumi).

Quando tutto sembrava ormai una costante, scatta una domanda: “Secondo te potrei arrivare a luglio a poter partecipare alla Color Run di Lignano?” Conoscendo la Color Run, sicuramente lo avrebbe potuto fare. Anche camminando! Ma quanto poteva essere sfidante per lei? Che soddisfazioni poteva darle una volta terminato l’evento?

La mia controproposta fu quella di prepararla affinché potesse affrontare una Sprint di 5km alla Spartan Race di Milano che si teneva a Giugno (15gg prima della Color Run).

Non c’è voluto molto a convincerla. Le ho inviato qualche foto e qualche video della gara e le ho detto che se voleva una vera sfida con se stessa poteva trovarla solo in questa gara.

SFIDA ACCETTATA! ISCRIZIONE FATTA!

Non ci restava che svolgere degli allenamenti mirati!

Per seguirla nella corsa a distanza e controllare i suoi risultati avevo il mio asso nella manica: l’app U4FIT.

Grazie al supporto dell’App U4FIT, infatti, è possibile ottenere, seppur post allenamento, tutti i dati necessari utili per far sì che i successivi allenamenti possano essere rimodulati in base ai risultati prodotti precedentemente. Inoltre è anche possibile salvare tutti i dati in un file *.gpx in modo da ottenere un archivio degli allenamenti svolti, utile per un’analisi più approfondita dell’intera programmazione annuale e sull’evoluzione dell’atleta negli anni.

Lei partiva da zero e odiava la corsa, ma con degli allenamenti Fartlek ho cercato di rendere il tutto molto semplice e divertente, per quanto possibile.

Così in solo un mese di corsa e due di allenamento funzionale, nonostante i momenti no, le giornate di stanchezza mentale e gli attimi di panico pre-gara, ci siamo ritrovati al giorno della sua prima Spartan Race!

Ebbene si...

Fabiana l’antisportiva, quella che odiava correre, quella che ha pianto nelle ore precedenti alla gara, quella in continua ansia da prestazione, quella che non smetteva di lamentarsi fino all’istante prima dello start, era lì che correva accanto a me tra fango ed ostacoli.

Nella sua testa gli unici tre pensieri erano: superare gli ostacoli, tagliare il traguardo ed indossare la medaglia da Finisher!

Ne ero sicuro che una volta partita non si sarebbe tirata indietro.

Accompagnarla al traguardo per me è stata davvero la più grande vittoria dell’anno!

Fabiana adesso non si vuole più fermare; già sta guardando quando e dove partecipare alla prossima Spartan Race ed io nel frattempo continuerò ad essere il suo “allenatore premuroso, severo, preparato e sempre presente”.

 

La mia vittoria la dedico a Gunny, perché mi ha fatto conoscere un mondo fantastico, perché ha creduto in me quando neanche io ci credevo, perché continua a farlo e perché mi ha dato qualcosa a cui aggrapparmi nei momenti "no", perché questo è solo l'inizio e perché gliene sarò eternamente grata.

Tutte le mie vittorie sono le tue.

Grazie.

ARÒOOOOOOOOOO!!!