Dove nasce l'euforia del corridore: è la «fame» che mette le ali ai piedi

Una ricerca dell'Università di Montreal collega la diminuzione dei livelli dell'ormone della sazietà, la leptina, al miglioramento delle performance nella corsa.

Gli utilizzatori dell'app u4fit conoscono molto bene quella sensazione di "euforia" dalla quale si viene colti mentre si corre. Secondo un'equipe di ricercatori canadesi, a determinarla sarebbe una drastica diminuzione dei livelli di leptina, un ormone che svolge un ruolo fondamentale nel darci un "senso di sazietà". Un drastico calo di leptina invia al nostro cervello un segnale di appetito, che a sua volta provoca un aumento della motivazione all'attività, con il fine di migliorare qualità ataviche come la capacità di esplorazione e di ricerca del cibo. Questo avrebbe evidenti effetti sulla qualità e la durata della corsa. 

Cos'è la leptina

La leptina è un ormone la cui funzione principale è quella di regolare l'alimentazione in relazione al nostro fabbisogno e alle nostre riserve energetiche. La leptina è responsabile anche della sensazione di sazietà. Alcuni test hanno collegato la diminuita produzione di questo ormone con atleti in allenamento, con maratoneti dalla corsa veloce e con la dipendenza da esercizio fisico. 

In laboratorio, mediante test su cavie, erano già stati registrati miglioramenti sulla resistenza e sulla velocità di corsa collegati a livelli più bassi della leptina. 

La ricerca dell'Università di Montreal

Quello canadese è il primo studio a interessarsi a quel senso di euforia collegato alla corsa di resistenza. Gli scienziati hanno utilizzato topi da laboratorio geneticamente modificati, caratterizzati dall'essere privi di una proteina leptino-sensibile, chiamata STAT3, deputata a trasmettere i segnali della leptina ai neuroni, che a loro volta rilasciano la dopamina. Quest'ultima è responsabile del senso di ricompensa. Nel corso della sperimentazione è stato utilizzato un gruppo di controllo composto da topi normali. 

Al termine dei test è risultato che gli animali con livelli bassi di leptina correvano 11 km al giorno contro i 6 km degli appartenenti al gruppo di controllo. Va ricordato che l'assenza della proteina STAT3 comporta una diminuzione nella produzione di dopamina con un conseguente aumento del desiderio di ricompensa. I topi geneticamente modificati, inoltre, trascorrevano più tempo degli altri nell'area riservata alla corsa, suggerendo che l'assenza dei segnali innescati dalla leptina aumenti il senso di ricompensa generato dalla corsa. 

Sviluppi futuri

Le intenzioni dei ricercatori canadesi sono quelle di procedere con la ricerca in questa direzione e tentare di mettere a fuoco la correlazione tra il senso di ricompensa provocato dalla corsa e l'abilità nella ricerca del cibo. Inoltre cercheranno di scoprire quanto l'azione dei neuroni deputati alla produzione di dopamina influenzi la cosiddetta "euforia del corridore".
 
 
 
 

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