La prima gara: come sceglierla

Arriva un momento nella vita di ogni runner neofita in cui, raggiunto un livello secondo noi dignitoso, ci sentiamo pronti ad affrontare la prima competizione.
 
A questo punto si pone il grande quesito, "the big question": quale gara scegliere? Ma soprattutto: come sceglierla?
 
Spesso, presi dal troppo entusiasmo e sulla scia dell'ebrezza dei primi 10 km di fila, siamo portati a prendere decisioni che definire azzardate è come minimo un eufemismo.
La percezione che a volte si ha della nostre possibilità cozza con la realtà che sta dietro le velleità agonistiche che ci siamo creati nella nostra mente e rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti sino a quel punto per raggiungere lo scopo. Ma allora come fare a scegliere nel modo corretto?
 
La risposta è forse scontata, a tratti retorica: se da un lato infatti è importante, essenziale direi, capire quale grado di preparazione abbiamo raggiunto ed essere quindi onesti ed obiettivi con noi stessi, dall'altro lato esiste un asso nella manica che ogni runner dovrebbe poter sfruttare.
 
Trattasi di quella leggendaria figura che, grazie all'esperienza e all'empatia che dovrà sicuramente avere, potrà e dovrà accompagnarci nel nostro percorso: il Personal Trainer specializzato nel running.
Colui o colei che guidandoci nelle nostre scelte ci lascerà allo stesso tempo liberi, correggendo le nostre sbandate e limitando i nostri voli pindarici, sarà anche il primo ad applaudire le nostre piccole grandi conquiste.
Insieme sapremo privilegiare le mete alla nostra portata e capire l'importanza dello "step-by-step".
 
Per concludere ragazzi: se corriamo da due mesi ed il nostro garmin ci dice che il passo è ancora quello di un bradipo dopato, non credo che sia ancora il caso di prenotare il volo per New York, la Maratona può aspettare.
Condividiamo invece i nostri progetti con l'allenatore, stabiliamo insieme a lui un progetto a lungo termine, perchè se è vero che sognare di diventare i compagni di merende di Mo e Usain può alimentare il nostro ego sportivo regalandoci attimi di euforia, è ancor più vero che tagliare il traguardo di una qualsiasi gara di paese, anche quella della sagra della porchetta, può spianarci la strada per una gloriosa e ben più longeva carriera da runner!
Un runner sicuramente vincente!